per dipanarsi al meglio, ponendo definitivamente questo vino tra quelli “da invecchiamento”.
Chi pensasse che stiamo esagerando assaggi
quel Santa Maddalena del 2016 che ha ottenuto
un punteggio stellare e poi torni a riferire.
DER PFANNENSTIEL. Santa Maddalena Classico 2016 –
VINO TOP
Chi sostiene che la schiava non possa evolvere nel tempo dovrebbe assaggiare questo vino, frutto non tanto di uno sforzo in vigna e in cantina ma mentale, perchè tanti produttori non vedevano e
non vedono ancora un futuro nel far maturare quest'uva. Ancora frutta ampia al naso e classica dolcezza tannica con corpo equilibrato.
ANNVER Santa Maddalena Classico 2019 - VINO TOP
Questo Santa Maddalena nasce come dedica alle due figlie ma credo sia meglio dedicarlo ai fortunati che lo berrano, godendo della sua infinita gamma di frutta di bosco e di fiori di campo, nonchè
della sua armonica rotondità.
Santa Maddalena CLASSICO 2021 - VINO TOP
Uno dei Santa maddalena su cui puntare, anno dopo anno. Frutto intenso con fresca nota vegetale, rotondo e equilibrato in bocca.
Ecco i 10 Santa Maddalena che ci hanno conquistati quest’anno
Federica Randazzo
A.A. St. Maddalena Cl. ANNVER 2019 – Pfannenstielhof
Se istituissimo un premio all’eleganza del Santa Maddalena a vincerlo sarebbe sicuramente l’Annver dell’azienda Pfannenstielhof. Un vino sempre incantevolmente aggraziato, che si dispiega su note
floreali e di piccoli frutti rossi. Il sorso, sapido e stratificato, è puntellato dalla freschezza e finisce lungo e piacevolmente ammandorlato. Un’etichetta che dimostra come la famiglia
Pfeifer, già punto di riferimento per la tipologia, è oggi fra le aziende che più stanno contribuendo al successo del Santa Maddalena con interpretazioni ardite e inedite dei vini più classici.
L’Alto Adige vitivinicolo “non è un paese per vecchi”
Andrea Donà
Der Pfannenstiel. St. Magdalener 2016 – Pfannenstielhof
Schiava 95% e lagrein 5%.
Quattro anni di acciaio e diversi mesi in bottiglia, per mantenere la verticalità del suo frutto e la longevità della Schiava. Rubino pieno ed intenso allo sguardo per un naso ancora fruttato che
fa emergere toni più maturi di spezie scure, liquirizia, una balsamicità mentolata e un piacevole sottobosco. In bocca è goloso con tannini garbati e ancora tanto frutto rosso e nero. La lunga
maturazione lo ha reso vigoroso e di grande persistenza. Sorpresa! Buone queste schiave che sanno diventare grandi.
Le Corone... un anno dopo
Ecco alcune etichette giunte a corona che ho ridegustato e apprezzato nuovamente.
Alto Adige Doc Santa Maddalena Classico 2015 – Der Pfannenstielhof
Stupefacente freschezza con naso fruttato e floreale di fragoline di bosco, ciliegia e accenni di violetta. In bocca ritorna piacevole la frutta, con sorso fresco, minerale e decisamente
bilanciato. Piacevole e persistente, ha tannini eleganti. Veramente ottima la bevibilità.
Alto Adige Doc Lagrein Vom Boden 2020 – Pfannenstielhof
Gratificanti sensazioni olfattive di piccoli frutti rossi affiancate da una traccia di violetta. Al palato è vino solido, morbido e sericamente avvolgente. Intatta la freschezza e delicata la
trama tannica assolutamente non invasiva.
Gazzetta dello Sport, 14/5/2021
di Luca Gardini
Santa Maddalena:
da Pfannenstielhof la Schiava al suo meglio
Sulle colline, che guardano Bolzano, la famiglia Pfeifer coccola i vigneti della tenuta Pfannenstielhof, di cui c'é traccia fin dal 1561.
Adesso la Cantina, una delle più spettacolari e autentiche dell'Alto Adige, è nella mani di Hannes e Margareth Pfeifer e delle loro figlie Anna e Veronika. Un quartetto competente e appassionato
che produce vini di qualità con un metodo di coltivazione naturale e una cura certosina in cantina. In questa occasione vogliamo segnalarvi il St. Magdalener (Santa Maddalena) 2020, che la
cantina Pfannenstielhof produce con le migliori uve di Schiava (95%) e Lagrein (5%). Il risultato è un vino fresco e di grande bevibilità. Di un bel colore rosso rubino tenue e luminoso profuma
di melograno, rosa selvatica con chiusura di erbe di montagna. Al gusto è teso e vivo con una chiusura leggermente agrumata e sapida. Equilibrato e di grandissima bevibilità è spettacolare quando
viene servito leggermente fresco.
La piacevolissima beva della Schiava
... Iniziamo da Johannes Pfeifer, senza ombra di dubbio uno dei più grandi interpreti del Santa Maddalena: semplicità, bevibilità, tipicità e sorprendenti capacità di
invecchiamento rappresentano la cifra di questo vino. Ma naturalmente qui allo Pfannenstielhof, al margine orientale della conca di Bolzano, si producono anche altri vini
interessanti, a cominciare dal classico Lagrein. ...
Alto Adige Santa Maddalena Classico 2019Pfannenstielhof
95/100 - € 12,00
Da uve schiava 95% e lagrein. Matura in botti e acciaio per 7 mesi. Rubino brillante. Profumi classici di piccoli frutti, fiori e spezie. La beva è come al solito fresca, succosa, travolgente. Un
grande classico della tipologia che conferma tutto il suo carattere.
La Schiava interpretata in diverse zone dell'Alto Adige
Rubino di bella luce con unghia granata, si concede lentamente con un piglio fresco di melagrana, rosa, peonia, addolcendosi su granatina, ciliegia in sciroppo e candita, avvolti da sentori di
baccello di vaniglia aperto, crema di nocciole, e ancora mora matura e in gelée, la viola allo zucchero, fino a note di prugna disidratata con cenni di fico nero appassito. Equilibrato, fresco,
morbido, dal tannino nitido che sottolinea un frutto ricco e articolato che non è solo rosso e nero, ma arriva a note di cachi e pesca al vino, con una progressione che va verso tonalità chiare,
conservando quello scuro insieme a minerali di grafite e speziatura di liquirizia. Sorprendente.
Schiava da trofeo 2020 - VernatschCup 2020
Civiltà del bere, Aldo Fiorelli
...
Il preferito del pubblico
Dato che la Schiava è un vino che non deve solo piacere agli esperti ma anche, e soprattutto, ai semplici appassionati, una commissione scelta tra
questi ha eletto il suo preferito tra i vincitori. In questo anno speciale, la giuria è stata composta dai collaboratori del Vigilius Mountain Resort. Dopo attenti assaggi la commissione ha fatto
cadere la sua decisione sull’Alto Adige Santa Maddalena Classico 2019di Pfannenstielhof eletto come il preferito dal pubblico.
Gli Ambasciatori della Schiava
Il titolo di Ambasciatore della Schiava 2020 è stato assegnato ai Giovani Vignaioli di Santa Magdalena, che sono molto impegnati sul tema della
Schiava e che vedono in essa l’espressione più autentica della loro zona. Il popolare Gala della Schiava ha dovuto essere annullato quest’anno, la premiazione si è svolta senza un pubblico.
Anno dopo anno, degustazione dopo degustazione, si comprende sempre meglio il motivo per cui il St. Magdalener della cantina Pfannenstielhof abbia conquistato per primo i Tre Bicchieri della
guida Gambero Rosso, 10 anni fa, con l’annata 2009 (poche settimane fa ha anche guadagnato il titolo di cantina dell'anno della guida Vitae dell'associazione sommelier).
Nei giorni scorsi, in una memorabile degustazione verticale che ha scavato fino alle prime prove di imbottigliamento di oltre 40 anni fa, fatte dal padre
di Hannes Pfeifer, Eduard, si è avuta la riprova dell’eccezionale tempra di questo “grand Cru” capace di offrire prestazioni strepitose anche nel tempo. Il maso appartiene alla famiglia
Pfeifer da oltre 200 anni, ma viene citato almeno dal 1500. La sua collocazione ai piedi delle colline di Santa Maddalena, nel quartiere dei Piani, ne fa una delle poche aziende agricole
superstiti dell’ampia area verde al confine nord di Bolzano espropriata per farne una zona produttiva. I vigneti sono posti piuttosto in basso a 280 metri di altezza, con oltre trent’anni d’età
di media, con assemblaggio varietale di uve Schiava e Lagrein a peduncolo corto tipico di Bolzano. I terreni presentano una componente mista ghiaiosa e alluvionale, mentre il clima è caldo ma ben
ventilato. Ne nascono vini dai tannini certamente morbidi ma percepibili, dalla spiccata freschezza e dalla notevole stabilità cromatica. Anche nei campioni più vecchi il frutto è ancora ben
presente, con la sua dolcezza che una grande bevibilità rende ancor più apprezzabile. Vini che non sfigurerebbero affatto accanto ad alcuni Pinot Nero di Borgogna. E non solo nelle annate
migliori.
Premio d'Eccellenza = Tastevin per Johannes Pfeifer e il Pfannenstielhof
Ventidue sono le etichette alle quali è stato attribuito il Tastevin Ais, il prestigioso premio d'Eccellenza che l'Associazione Italiana Sommelier conferisce a chi ha contribuito a imprimere una
svolta produttiva al territorio di origine, a chi rappresenta un modello di riferimento di indiscusso valore nella rispettiva zona e a chi ha riportato sotto i riflettori vitigni dimenticati.
Sono circa 3.000 i produttori che hanno accettato di mettersi in discussione e più di 30.000 i vini degustati rigorosamente alla cieca da un migliaio di Sommelier. Tra questi sono oltre 600 i
vini premiati con il massimo riconoscimento: le Quattro Viti.
Ecco le 22 produzioni vinicole premiate, regione per regione, con i Tastevin Ais dalla Guida Vitae 2020, edita dall'Associazione Italiana Sommelier e presentata il 25 ottobre 2019 a Roma:
Valle d'Aosta: Chambave Muscat Flétri Prieuré 2017 - La crotta di Vegneron;
Piemonte: Gavi dei Gavi etichetta nera 2018 - La Scolca;
Lombardia: Oltrepò Pavese rosso Cavariola Riserva 2015 - Bruno Verdi;
Puglia: Le Braci 2013 - Garofano Vigneti e Cantine;
Basilicata: Aglianico del Vulture superiore Serpara 2015 - Re Manfredi Cantine Terre degli Svevi;
Calabria: Armacia 2018 - Criserà;
Sicilia: Nerobufaleffj 2016 - Gulfi;
Sardegna: Santigaìni 2015 – Capichera
VITAE 2020 - LA GUIDA AIS
AA SANTA MADDALENA CLASSICO ANNVER 2017 4 viti
PREMIO D'ECCELLENZA = TASTEVIN
Manto rosso rubino lucente. Profuma di erbe aromatiche essiccate, tra le quali spicca l'origano, poi ribes rosso e bergamotto, rose e lillà; soffi di tè e cacao accompagnano la mandorla amara,
tipica del vigneto. All'assaggio la freschezza finemente cesellata dona dinamismo e vivacità. Ben strutturato e dell'equilibrio eccelso, lascia emergere un tannino nobile e fine, che indirizza
verso un finale lunghissimo e appagante, su memorie di frutti di bosco. Vinificazione esclusivamente in acciaio. Tacchino con carciofi e purè di zucca.
LAGREIN ROSÉ 2018
3,5 viti
Bouquet vigoroso e sfaccettato, spazia dal fruttato di lampone e ciliegia alla rosa, ed evidenzia in seguito soffi speziati di cannella e chiodi di garofano. Lusinghiero il sorso, ammalia con
freschezza e sapidità, sorregendo a dovere la dotazione calorica. Bilanciato e fastoso, crea tensione al palato, per sfumare su rintocchi di ciliegia. Paella alla valenciana.
AA SANTA MADDALENA CLASSICO 2018 3 viti
Ammalia con un bel rosso porpona lucente, che parla di gioventù e freschezza. Sprigiona ricordi di tè nero, rose, ciliegie e chiodi di garofano. Impatto gustativo immediato e fresco, espresso da
tannino finissimo e da una vena acida e minerale. Termina con una gradevole sensazione amaricante. Solo acciaio. Raviolo al mirtillo, formaggio d'alpeggio e porcini.
FACCINA DI DOCTORWINE - GUIDA ESSENZIALE 2020
Johannes Pfeifer è senza ombra di dubbio uno dei più grandi interpreti del Santa Maddalena: semplicità, bevibilità, tipicità e sorprendenti capacità di invecchiamento rappresentano la cifra di
questo vino. Ma naturalmente qui allo Pfannenstielhof, al margine orientale della conca di Bolzano, si producono altri vini interessanti a cominciare dal classico Lagrein.
AA LAGREIN RISERVA 2016 96 punti
Granato scuro. Al naso si presenta molto speziato e complesso con note di mirtillo e di cardamomo. Al palato è possente con tannini vellutati e un'armonia complessiva impagabile. Un grande
Lagrein.
AA SANTA MADDALENA CLASSICO 2018 94 punti
Rubino brillante. Al naso si presenta finissimo con un fruttato nitido accompagnato da una velatura speziata. Al palato è fragrante, succosa e dall'impagabile piacevolezza.
AA LAGREIN VOM BODEN 2018 90 punti
Granato brillante. I profumi sono fresci e fruttati. Al palato si presenta polposo, saporito e dalla beva accattivante.
GAMBERO ROSSO 2020
In un distretto produttivo come l'Alto Adige, dove anche le aziende più piccole coltivano molte varietà differenti, colpisce incontrare un'azienda come quella guidata da Hannes Pfeifer insieme
alla moglie Margareth, dedita interamente ai due vitigni che caratterizzano la zona dai tempi più remoti: schiava e lagrein. Siamo ai piedi della collina di Santa Maddalena con le vigne che
digradano lentamente dalla collina all'Isarco, alternando i suoli ricchi di porfido e dolomie (dove dimora la schiava) e quelli più profondi, dove sabbia e ghiaie si rivelano ideali per il
lagrein. Il Santa Maddalena classico di casa Pfeifer è sempre uno dei più convincenti: riesce nel difficile compito di combinare immediatezza aromatica e profondità, beva semplice e scattante con
ricchezza, senza tradire l'essenza della tipologia. La vendemmia '18 porta in dote una bella sfumatura di erbe officinali che dona leggerezza alle note di ciliegia matura e spezie, riproposte nel
sorso succoso e piacevolmente ruvido.
BOLZANO 2019:
170 ECCELLENZE IN MOSTRA
"... Tra i vini in assaggio, ricordiamo l’annata 2018 del Santa Maddalena Classico di Pfannenstielhof, piccola azienda che coltiva i vigneti di Santa Maddalena nell’omonima area
classica, su terreni composti principalmente da detriti morenici di porfido e dolomia, ben aerati e in grado di accumulare il calore. Il loro Santa Maddalena Classico è fresco e fruttato al naso,
mentre in bocca si rivela leggero ma al contempo complesso con un piacevole retrogusto di ciliegia e una chiusura lievemente balsamica. ..."
Degustatore: Roberto Giuliani Valutazione: @@@@ Data degustazione: 07/2018
Tipologia: DOC Rosso Vitigni: schiava 95%, lagrein 5% Titolo alcolometrico: 14,5 % Produttore:PFANNENSTIELHOF – JOHANNES PFEIFER Bottiglia: 750 ml Prezzo enoteca: da 10 a 15 euro
La famiglia Pfeifer è proprietaria da ben sette generazioni di questo maso cinquecentesco che, sin da allora, era adibito alla produzione di vino, testimoniata da un antico torchio; Hannes e
Margareth, con le figlie Anna e Veronika, hanno alle spalle duecento anni di esperienza tramandata in un territorio straordinariamente vocato, da quando Joseph Pfeiffer acquistò il maso
Pfannenstielhof nel 1816. Oggi è un’azienda fiorente e moderna, ma sempre legata profondamente alla sua storia e alle sue tradizioni, con un occhio di riguardo a una viticoltura rispettosa
dell’ambiente.
Il Santa Maddalena Classico 2016 è un bell’esempio delle qualità di quest’azienda, ottenuto da schiava con una piccola quota di lagrein, presente da sempre nei vigneti, viene fermentato per 10
giorni in acciaio a temperatura controllata, matura sempre in acciaio, scelta ponderata per esaltare le caratteristiche peculiari del vitigno e del terreno.
Il risultato è notevole: ha colore rubino di buona trasparenza, profuma di rosa, geranio, viola, magnolia, ciliegia candita, fragolina di bosco, mirtillo, radici e leggera liquirizia.
L’impatto al gusto è di quelli che fanno dilatare le pupille e nascere uno smagliante sorriso di piacere, è un vino gioioso eppure intenso, con un tannino preciso e levigato e una pioggia di
piccoli frutti arricchita da delicate venature speziate. Buono, anzi buonissimo, da bere a 16°C con cautela, perché un sorso tira l’altro ma la gradazione è di ben 14,5%, attenzione quindi a non
esagerare!
SAPORI NEWS: una degustazione dell'Associazione Vignaioli dell'Alto Adige
Da un’altra zona e più precisamente da Bolzano proponiamo l’assaggio del Santa Maddalena Classico 2017 della cantina che con questo vino ha peso per primo i
Tre Bicchieri del Gambero Rosso Pfannenstielhof. Ottenuto da uve al 95% di Schiava con un 5% di Lagrein, raccolte e fermentate insieme, è fermentato per circa 10 giorni in
botti di acciaio a temperatura controllata. Vino dal colore rubino brillante ha profumi di frutta rossa matura, di spezie date dal vitigno Lagrein. I vigneti di Schiava erano tradizionalmente
misti o vicini a quelli di Lagrein come indicato dal disciplinare. L’assaggio è fresco, fruttato, piacevole e particolarmente lieve al palato, ma nel contempo complesso, intenso, dal gusto pieno
e leggermente aromatico. Sempre dello stesso produttore ho scelto il Lagrein Rosé 2017 ottenuto dal vitigno omonimo. I grappoli ottenuti da una coltivazione
naturale e integrata, vengono accuratamente diraspati e pressati. Il vino fermenta a temperatura controllata, in recipienti d’acciaio. Una bella tonalità rosa cerasuolo precede gli aromi
fruttati, dove spicca un profumo delicato di bacche rosse e ciliegia, una nota decisamente fragrante. In bocca è fresco e morbido al tempo stesso, con un sapore armonico, raffinato, ma dalla
struttura presente, una buona lunghezza.
WINESURF: DIECI GRANDI VINI DAI PREZZI PICCOLI
Cosa abbinare all'amatriciana?
Alto Adige Santa Maddalena Classico 2017 DOC – Pfannenstielhof
Una schiava? Ma certo! Del resto se questo grande rosso regge benissimo uno stinco di maiale può competere tranquillamente con l’amatriciana. Tannicità dietro le
quinte ma sempre presente, freschezza e sapidità quasi dirompenti, piacevolezza (grazie ad un naso estremamente fruttato) assoluta. Provatelo, sicuramente il vostro portafoglio non ne risentirà
visto che siamo attorno ai 13 euro.
GUIDA ESSENZIALE 2019
Un ulteriore premio per il Pfannenstielhof! Daniele Cernille assegna il Faccino DoctorWine per il Lagrein Riserva 2015 con il punteggio di 95.
GAMBERO ROSSO 2018
Ciò che colpisce di Bolzano è che uscendo dal centro, qualsiasi direzione prendiate, a un certo punto gli edifici scompaiano improvvisamente per lasciar spazio alla viticoltura, restituendo al
paesaggio un carattere semplice e affascinante. In direzione est questa piacevole trasformazione dell'ambiente coincide con la comparsa delle colline del Santa Maddalena e, ai loro piedi,
dell'azienda di Hannes e Margareth Pfeifer, fra i più interessanti produttori del rosso bolzanino. Due vini di assoluto valore quest'anno in casa Pfeifer, il Lagrein Riserva '14 e il Santa
Maddalena Classico '16. Il primo esprime profumi intensi in cui il frutto rosso è attraversato da note affumicate e di erbe fini mentre in bocca è a trazione integrale, potente e di grande
personalità. Il secondo invece esprime profumi raffinati di frutto selvatico, spezie e fiori, per un palato che ha nella sapidità e nell'agilità i tratti distintivi.
SLOW WINE 2018
VITA
Questa piccola realtà artigianale rappresenta in un certo senso le quintessenza del Santa Maddalena: una lunga tradizione vitivinicola, tramandata di padre in figlio da generazioni, in questo
caso da oltre 200 anni. Tutto ciò eleva il Pfannenstielhof al raro e onorevole stato di "maso avito". L'azienda oggi è nelle salde mani di Johannes Pfeifer e della moglie Margareth, che vivono il
loro mestiere con visibile felicità e dedizione.
VIGNE
Le vigne circondano il maso, situato nella parte bassa della collina di Santa Maddalena, e sono suddivise in due parti: verso la collina, dove i terreni sono di origine morenica, ricchi di
detriti di porfido e dolomite, prospera la schiava con pochi filari di lagrein. Dal lato opposto, verso il fiume Isarco, su terreni di natura alluvionale più leggeri, sabbiosi e ricchi di ghiaia,
matura il lagrein per la Riserva e la selezione vom Boden.
VINI
I vini sono quelli classici della zona, ben fatti e senza fronzoli, ma anche molto godibili e ricchi di carattere. Cavallo di batteria rimane il SANTA MADDALENA CLASSICO 2016, affinato in
acciaio, rinvigorito con un saldo di appena il 5 percento di lagrein, è un vino radioso e invitante, leggiadro e di facilissima beva, con sensazioni fruttate e floreali in primo piano, che si
beve benissimo anche a temperature leggermente più basse.
Il LAGREIN VOM BODEN 2016 è giovanile: affinato solo brevemente in legno, esprime tutto il carattere intenso ed estroverso del vitigno, con un palato vivo, ricco e succoso.
Due anni d'affinamento in legno piccolo fanno del LAGREIN RISERVA 2014, un vino più disteso, profondo e complesso, dall'indole scura e balsamica.
VINI BUONI D'ITALIA 2018
In forma spettacolare il Lagrein d'annata di casa Pfeifer, degno figlio dei terreni ciottolosi del piccolo bacino alluvionale dei Piani (Boden in tedesco) di Bolzano; una vera e propria polpa di
frutta matura a bacca rossa, giustamente acido e armonico in bocca coi fitti tannini smussati alla perfezione. Tutta intorno al frutto anche la Riserva, morbida e vellutata, certamente ancora
giovane e in pieno sviluppo evolutivo. La versione rosata ha un carattere decisamente più acceso e vivace, senza mai perdere in eleganza. Non delude neppure il Santa Maddalena, vino equilibrato e
regolare lungo tutto il percorso gustativo.
GUIDA ESSENZIALE AI VINI D'ITALIA
Johannes è senza ombra di dubbio uno dei più grandi interpreti del Maddalena: semplicità, bivibilità, tipicità e sorprendenti capacità di invecchiamenti
rappresentano la cifra di questo vino. Ma naturalmente qui allo Pfannenstielhof, al margine orientale della conca di Bolzano, si producono altri vini interessanti a cominciare dal classico
Lagrein.
Santa Maddalena classico 2016
Da uve schiava con piccola aggiunta di lagrein. Affina in acciaio. Rubino violaceo brillante. I profumi sono esplosivi di piccoli frutti e spezie. Al palato è
succoso, elegante, pieno mas di una sorprendente scorrevolezza. Il finale è disteso e appagante.
Lagrein Riserva 2014
Da uve lagrein. Matura 24 mesi in piccole botti di rovere. Colore rubino violaceo scuro. Al naso è avvolgente e complesso. Al palato è tipico, concentrato, con
tannini fitti ma maturi e una progressione decisa. Il finale è carnoso e speziato.
Lagrein vom Boden 2016
Da uve lagrein. Matura in botti di media grandezza. Colore rubino violaceo brillante. Olfatto tipico con note di frutti di bosco, spezie e grafite. Al palato è
fresco, scorrevole e di piacevole beva.
LUCA MARONI: I MIGLIORI VINI ITALIANI
90+ punti per i nostri vini da Luca Maroni.
ROBERT PARKER WINE ADVOCATE
VITAE 2017
La Guida Vini, Associazione Italiana Sommelier
Un terroir d'eccezione quello che lavora, con grande maestria, Johannes Pfeifer: esposizione e microclima sono ideali per gli autoctoni lagrein e schiava, ai quali dedica tutta la sua attenzione
con un'opera minuziosa in vigna e unendo sapere e intuizione in cantina. Nascono così vini che raccontano di luoghi e terreni, di clima e tradizione, di amore per il proprio lavoro. Per
valorizzare il prodotto è stata creata un'elegante bottiglia che porta impresso il logo dell'azienda, un grappolo d'uva, completata da etichette semplici e altrettanto raffinate.
Santa Maddalena classico 2015 (4 VITI)
Rosso rubino espressivo e luminoso. Particolarmente ricco il corredo aromatico che propone sentori di vivace freschezza: ciliegia, fragole e mirtilli rossi, violetta e petali di rose, mandorle e
gelèe alla frutta. Estremamente elegante il sorso, dalla dotazione calorica sostenuta, mitigata da acidità rinfrescante e salinità saporita. Il tannino è fine e morbido. Lunghissima la
persistenza con richiami fruttati. Solo acciaio. Petto di faraona con gratin di patate e mele.
Lagrein Riserva 2013 (3 VITI)
Rosso rubino fitto. Alterna aromi speziati di noce moscata e pepe verde a sentori di viola e prugne, con cenni tostati e fumè. Si presenta al gusto con dinamico equilibrio tra nota calorica e
percezione fresca e sapida. Tannino ancora un po' irruente. Gradevole il finale. Riposa in botti di rovere per 24 mesi. Sella di cervo alle verze.
Lagrein vom Boden 2015 (2 VITI)
Rubino compatto. La ricca espressione di frutti a bacca nera si intreccia con sentori di geranio ed edera, nonchè di cioccolato fondente. Impatto gustativo strutturato, caldo e tannico su spalla
fresca. Chiusura piacevole e in linea con i rimandi olfattivi. Vinificazione in legno grande. Tagliatelle con finferli.
Lagrein Rosè 2015 (2 VITI)
GAMBERO ROSSO 2017
Solo la ferrovia separa l'azienda della famiglia Pfeifer dalla periferia orientale di Bolzano, per il resto solo vigne che risalgono verso le colline di Santa Maddalena e Santa Justina. Johannes
e la moglie Margareth coltivano una manciata di ettari in massima parte nei dintorni del maso, mentre un piccolo appezzamento dedicato al pinot nero si trova a Caldaro, in località Pianizza. Per
il resto solo schiava e lagrein coltivate nel massimo rispetto per l'ambiente. Come ogni
anno il Santa Maddalena di casa Pfeifer è uno dei più convincenti, fresco e al tempo stesso profondo nei suoi aromi di piccoli frutti, spezie e fiori freschi. In bocca il vino cambia passo,
mettendo in evidenza un sorso energetico, leggero ma dotato di una spiccata e succosa sapidità che allunga la beva nel finale asciutto e appagante. Con stili profondamente differenti sono
piaciuti molto anche i due Lagrein, la Riserva ricca e potente, e il vom Boden giocato invece su un frutto croccante e immediato.
SLOW WINE 2017
VITA - Lo scorso autunno l'azienda di Johannes e Margareth Pfeifer ha ricevuto il titolo di "maso avito" che spetta alle tenute di proprietà della stessa famiglia da almeno due secoli: un
importante traguardo che testimonia la volontà della coppia di resistere all'avanzata della zona industriale di Bolzano e di portare avanti un'agricoltura che si rifà al sapere delle generazioni
precedenti. Da vedere il nucleo più antico della cantina, risalente al 1560.
VIGNE - I vigneti, divisi in due blocchi, circondano il maso: verso la collina c'è la schiava con i filari di lagrein che andranno a comporre il Santa Maddalena, mentre a ridosso del fiume
Isarco, su terreni alluvionali leggeri e sabbiosi, si trovano gli impianti di lagrein con vigne che raggiungono anche i 70 anni di età. La posizione all'imbocco della valle Isarco garantisce uve
mature e sane grazie alle correnti d'aria in arrivo del Brennero.
VINI - Fedeli alla viticoltura della zona e lontani dalle tentazioni delle mode, i coniugi Pfeifer coltivano soltanto due vitigni, che danno vita a quattro vini. Novità di quest'anno è il Lagrein
Rosè 2015: profumato e piacevole, con note balsamiche al naso, in bocca è sapido e sorretto dalla giusta acidità. Si conferma vino dalla beva semplice e travolgente l'A.A. Lagrein vom Boden 2015,
mentre il suo fratello maggiore, l'A.A. Lagrein Riserva 2013, è nitido nei sentori di frutti di bosco e spezie, con cenni di rosmarino e un tannino morbido ed elegante; senz'altro da annoverare
tra gli esempi più riusciti dell'intera regione. Annata fortunata per l'A.A. Santa Maddalena classico 2015, che sfoggia un frutto croccante e gustoso, di grande tipicità e freschezza.
VINI BUONI D'ITALIA 2017
Lagrein Kretzer 2015 3 stelle
Santa Maddalena classico 2015 3 stelle
Lagrein vom Boden 2015 3 stelle
Lagrein Riserva 2013 3 stelle
La famiglia Pfeifer cura con passione e raziocinio i vigneti del maso Pfannenstiel, alle porte nord-est do Bolzano, riuscendo ogni anno a non deludere i numerosi loro estimatori. Il Lagrein rosèe
pregevole soprattutto per l'ampia gamma olfattiva che varia dai frutti del sottobosco a personalissime sensazioni floreali di sambuco. Il Santa Maddalena punta anch'esso sul frutto, qui in
versione più macerata, fedele espressione dell'annata. Sorprende poi il vom Boden, Lagrein d'annata complesso e morbidissimo al palato coi tannini sotto totale controllo. Per finire con un
Lagrein Riserva, tipicamente ciliegiosa al naso e vellutato in bocca, ove tende a chiudersi un po' presto.
TROFEO SCHIAVA ALTO ADIGE 2016
maggio 2016
Günther Hölzl, Othmar Kiem e Ulrich Ladurner, uniti dalla passione per la Vernatsch, da ben tredici anni organizzano il Trofeo Schiava Alto Adige (Südtiroler Vernatsch Cup).
Una giuria di giornalisti, enologi, sommelier ed esperti internazionali dopo varie degustazioni ad eliminazione selezionano le “Schiave dell’anno” tenendo presente la diversità
organolettica che il territorio le contraddistingue.
GIOVANE E COSÌ BUONO
marzo 2016
Johannes Pfeifer e sua moglie Margareth sono due appassionati vignaioli che in questi anni si sono conquistati uno spazio importante nella produzione di uno dei vini simbolo della provincia di
Bolzano: il Santa Maddalena. Ma naturalmente qui allo Pfannenstielhof, al margine orientale
della conca di Bolzano, si producono altri vini interessanti, a cominciare dal classico Lagrein, il tutto seguendo metodologie rispettose del territorio e dei varietà utilizzate. Si tratta di
vini di grande schiettezza, tecnica e spiccata personalità.
LAGREIN VOM BODEN DOC 2015
Da uve lagrein in purezza, vinificato e maturato in botti grandi, si tratta di un vino fresco, fragrante e dalla spiccata personalità. I profumi sono classicamente fruttati ma percorsi da una
decisa vena minerale. Al palato è succoso, fresco e di buona lunghezza.
VITAE 2016
Il Pfannenstielhof, documentato dal 1561, sorge immerso nei vigneti sul margine orientale della soleggiata conca bolzanina. La famiglia Pfeifer coltiva con metodo naturale e integrato le uve
schiava, per il Santa Maddalena classico, su terreni morenici di porfido e dolomia, ben areati e in grado di accumulare il calore. Il lagrein matura invece, più in basso, su terreni di sabbia e
ghiaia depositati dall'Isarco. I vini sono il riflesso del vitigno coniugato al terroir e affascinano per autenticità e originalità.
Santa Maddalena classico 2014:
Rosso rubino chiaro. Sentori di fragole selvatiche, ciliegia e prugna, accompagnati da note ammandorlate . Equilibrato e di media struttura, con vena alcolica ben integrata. Lo rendono piacevole
la freschezza sottile e il tannino fine. Termina con media persistenza. Vinificato esclusivamente in acciaio. Bucatini all'amatriciana.
Lagrein vom Boden 2014
Rosso porpora. Aromi che speziano da note boisè al cuoio, dal pepe verde alla cannella, dalla mora di rovo ai mirtilli rossi. Di buon tenore alcolico, mediamente fresco e sapido, si arrampica su
un tannino astringente e giovane. Sfuma leggermente speziato. Vinificazione condotta in legno grande da 30 ettolitri. Medaglioni di capriolo con gin e mele caramellate.
Lagrein Riserva 2012
Porpora smagliante. Al naso tanata liquirizia, poi eucalipto, cassis e confettura di ciliegia. Caldo e morbido al palato, presenta un'impronta tannica significativa e una freschezza in sintonia.
Persistenza piacevole. In botti di rovere per 24 mesi. Rotolo di manzo ripieno.