Ernesto Gentili
Profondo e articolato nei profumi di frutti neri, spezie, corteccia e fiori macerati; in bocca è tipicamente soffice, dalla dolcezza diffusa e ben combinata con la freschezza del frutto – vino molto piacevole, di sorprendente lunghezza finale.
Voto: 90
Fabrizio Bandiera
Tutte le volte ci lascio il cuore ❤ e stavolta ho avuto pure i testimoni... lo stesso Daniele riconosce a questa bottiglia, il 🍷 Santa Maddalena Classico 2015 di Pfannenstielhof, tutto il valore che merita. Raffinato, elegante, persino la frutta si offre in punta di piedi per lasciare spazio a ricordi ematici, ferrosi, già complessi dopo solo un anno. Il colore é un gioiello, dopo un ingresso in dolcezza floreale, il sorso é minerale, nervoso, vivo. Profuma di sali balsamici a bicchiere vuoto. Non mi ripeto, quello che penso di questo vino l'ho detto mille volte...
di Pierluigi Gorgoni
" ... Il Pfannenstielhof si trova nel cuore dei vigneti del fondovalle, all'estremità orientale di Bolzano; è citato per la prima volta da fonti documentarie nel 1561 e da circa 200 anni è di proprietà della famiglia Pfeifer. Johannes, l'attuale proprietario, produce robusti rossi nonchè la prima Schiava premiata da una guida italiana di settore. ..."
🍷 Pfannenstielhof – AA Santa Maddalena Classico 2015
95% Schiava, 5% Lagrein – 14%
Dovo averlo avvicinato al naso, dopo averlo sentito, mi é venuto spontaneo pensare "per certi versi, non c'é Borgogna che tenga...".
Un capolavoro in bottiglia, perché quando il profilo aromatico é semplice, se provi a forzarlo non perdona nulla.
Gli si avvicinano alcuni Village della Cote d'Or ricamati da mano fatate, ma alla fine si avverte comunque che qualcosa è stato sottratto alla nobiltà del Pinot Noir, per arrivare ad una raffinatezza così sottile.
Nel calice offre agli occhi il colore più bello del mondo, i profumi sono flash in successione di ciliegia, pasta di mandorle, rosa rossa, con appena una sfumatura speziata. Il sorso regala freschezza, piccolo frutto, salinità e una trasparenza di tannino.
La Schiava é così, nulla di più, nulla di meno, tirata al massimo nella raffinatezza dall'interpretazione più pura che conosca, quella di Johannes Pfeifer.
Bottiglia outstanding.
La Guida Vini, Associazione Italiana Sommelier
Un terroir d'eccezione quello che lavora, con grande maestria, Johannes Pfeifer: esposizione e microclima sono ideali per gli autoctoni lagrein e schiava, ai quali dedica tutta la sua attenzione con un'opera minuziosa in vigna e unendo sapere e intuizione in cantina. Nascono così vini che raccontano di luoghi e terreni, di clima e tradizione, di amore per il proprio lavoro. Per valorizzare il prodotto è stata creata un'elegante bottiglia che porta impresso il logo dell'azienda, un grappolo d'uva, completata da etichette semplici e altrettanto raffinate.
Santa Maddalena classico 2015 (4 VITI)
Rosso rubino espressivo e luminoso. Particolarmente ricco il corredo aromatico che propone sentori di vivace freschezza: ciliegia, fragole e mirtilli rossi, violetta e petali di rose, mandorle e gelèe alla frutta. Estremamente elegante il sorso, dalla dotazione calorica sostenuta, mitigata da acidità rinfrescante e salinità saporita. Il tannino è fine e morbido. Lunghissima la persistenza con richiami fruttati. Solo acciaio. Petto di faraona con gratin di patate e mele.
Lagrein Riserva 2013 (3 VITI)
Rosso rubino fitto. Alterna aromi speziati di noce moscata e pepe verde a sentori di viola e prugne, con cenni tostati e fumè. Si presenta al gusto con dinamico equilibrio tra nota calorica e percezione fresca e sapida. Tannino ancora un po' irruente. Gradevole il finale. Riposa in botti di rovere per 24 mesi. Sella di cervo alle verze.
Lagrein vom Boden 2015 (2 VITI)
Rubino compatto. La ricca espressione di frutti a bacca nera si intreccia con sentori di geranio ed edera, nonchè di cioccolato fondente. Impatto gustativo strutturato, caldo e tannico su spalla fresca. Chiusura piacevole e in linea con i rimandi olfattivi. Vinificazione in legno grande. Tagliatelle con finferli.
Lagrein Rosè 2015 (2 VITI)
Solo la ferrovia separa l'azienda della famiglia Pfeifer dalla periferia orientale di Bolzano, per il resto solo vigne che risalgono verso le colline di Santa Maddalena e Santa Justina. Johannes e la moglie Margareth coltivano una manciata di ettari in massima parte nei dintorni del maso, mentre un piccolo appezzamento dedicato al pinot nero si trova a Caldaro, in località Pianizza. Per il resto solo schiava e lagrein coltivate nel massimo rispetto per l'ambiente. Come ogni
anno il Santa Maddalena di casa Pfeifer è uno dei più convincenti, fresco e al tempo stesso profondo nei suoi aromi di piccoli frutti, spezie e fiori freschi. In bocca il vino cambia passo, mettendo in evidenza un sorso energetico, leggero ma dotato di una spiccata e succosa sapidità che allunga la beva nel finale asciutto e appagante. Con stili profondamente differenti sono piaciuti molto anche i due Lagrein, la Riserva ricca e potente, e il vom Boden giocato invece su un frutto croccante e immediato.
VITA - Lo scorso autunno l'azienda di Johannes e Margareth Pfeifer ha ricevuto il titolo di "maso avito" che spetta alle tenute di proprietà della stessa famiglia da almeno due secoli: un importante traguardo che testimonia la volontà della coppia di resistere all'avanzata della zona industriale di Bolzano e di portare avanti un'agricoltura che si rifà al sapere delle generazioni precedenti. Da vedere il nucleo più antico della cantina, risalente al 1560.
VIGNE - I vigneti, divisi in due blocchi, circondano il maso: verso la collina c'è la schiava con i filari di lagrein che andranno a comporre il Santa Maddalena, mentre a ridosso del fiume Isarco, su terreni alluvionali leggeri e sabbiosi, si trovano gli impianti di lagrein con vigne che raggiungono anche i 70 anni di età. La posizione all'imbocco della valle Isarco garantisce uve mature e sane grazie alle correnti d'aria in arrivo del Brennero.
VINI - Fedeli alla viticoltura della zona e lontani dalle tentazioni delle mode, i coniugi Pfeifer coltivano soltanto due vitigni, che danno vita a quattro vini. Novità di quest'anno è il Lagrein Rosè 2015: profumato e piacevole, con note balsamiche al naso, in bocca è sapido e sorretto dalla giusta acidità. Si conferma vino dalla beva semplice e travolgente l'A.A. Lagrein vom Boden 2015, mentre il suo fratello maggiore, l'A.A. Lagrein Riserva 2013, è nitido nei sentori di frutti di bosco e spezie, con cenni di rosmarino e un tannino morbido ed elegante; senz'altro da annoverare tra gli esempi più riusciti dell'intera regione. Annata fortunata per l'A.A. Santa Maddalena classico 2015, che sfoggia un frutto croccante e gustoso, di grande tipicità e freschezza.
La famiglia Pfeifer cura con passione e raziocinio i vigneti del maso Pfannenstiel, alle porte nord-est do Bolzano, riuscendo ogni anno a non deludere i numerosi loro estimatori. Il Lagrein rosèe pregevole soprattutto per l'ampia gamma olfattiva che varia dai frutti del sottobosco a personalissime sensazioni floreali di sambuco. Il Santa Maddalena punta anch'esso sul frutto, qui in versione più macerata, fedele espressione dell'annata. Sorprende poi il vom Boden, Lagrein d'annata complesso e morbidissimo al palato coi tannini sotto totale controllo. Per finire con un Lagrein Riserva, tipicamente ciliegiosa al naso e vellutato in bocca, ove tende a chiudersi un po' presto.
settembre 2016
Come sempre un Santa Maddalena potente e deciso, con bel frutto al naso e ferma e lineare profondità in bocca.
maggio 2016
Günther Hölzl, Othmar Kiem e Ulrich Ladurner, uniti dalla passione per la Vernatsch, da ben tredici anni organizzano il Trofeo Schiava Alto Adige (Südtiroler Vernatsch Cup).
Una giuria di giornalisti, enologi, sommelier ed esperti internazionali dopo varie degustazioni ad eliminazione selezionano le “Schiave dell’anno” tenendo presente la diversità organolettica che il territorio le contraddistingue.
maggio 2016
Bluarte.it, Antonella Iozzo
Vernatschcup 2016. Un evento nato con l’obiettivo di promuovere e valorizzare un vino simbolo della cordialità e della joie del vivre. Nasce la nuova era della Vernatsch e il vino torna ad essere cultura, terroir, marketing.
marzo 2016
Johannes Pfeifer e sua moglie Margareth sono due appassionati vignaioli che in questi anni si sono conquistati uno spazio importante nella produzione di uno dei vini simbolo della provincia di Bolzano: il Santa Maddalena. Ma naturalmente qui allo Pfannenstielhof, al margine orientale
della conca di Bolzano, si producono altri vini interessanti, a cominciare dal classico Lagrein, il tutto seguendo metodologie rispettose del territorio e dei varietà utilizzate. Si tratta di vini di grande schiettezza, tecnica e spiccata personalità.
LAGREIN VOM BODEN DOC 2015
Da uve lagrein in purezza, vinificato e maturato in botti grandi, si tratta di un vino fresco, fragrante e dalla spiccata personalità. I profumi sono classicamente fruttati ma percorsi da una decisa vena minerale. Al palato è succoso, fresco e di buona lunghezza.
27 gennaio 2016
Un ottimo Lagrein Riserva 2012 quello del Pfannenstielhof, celebrata azienda di Bolzano e dalla quale ci si aspetta sempre il meglio. Dai caldi e profondi terreni ghiaiosi del letto dell'Isarco Hannes Pfeifer ottiene un Lagrein di ampio ventaglio olfattivo, dalla ciliegia alla viola mammola, e dal gusto deciso e vigoroso, sostenuto da non dissimulata struttura tannica.
Dagli stessi terreni alluvionali, il vom Boden è un Lagrein più immediato, dal naso un pò pungente, ma altrimenti ricco e sostanzioso. Infine il classico Santa Maddalena: un vino oltremodo elegante e composto che va assaporato lentamente e che come al solito potrà durare a lungo in bottiglia.
Il Pfannenstielhof, documentato dal 1561, sorge immerso nei vigneti sul margine orientale della soleggiata conca bolzanina. La famiglia Pfeifer coltiva con metodo naturale e integrato le uve schiava, per il Santa Maddalena classico, su terreni morenici di porfido e dolomia, ben areati e in grado di accumulare il calore. Il lagrein matura invece, più in basso, su terreni di sabbia e ghiaia depositati dall'Isarco. I vini sono il riflesso del vitigno coniugato al terroir e affascinano per autenticità e originalità.
Santa Maddalena classico 2014:
Rosso rubino chiaro. Sentori di fragole selvatiche, ciliegia e prugna, accompagnati da note ammandorlate . Equilibrato e di media struttura, con vena alcolica ben integrata. Lo rendono piacevole la freschezza sottile e il tannino fine. Termina con media persistenza. Vinificato esclusivamente in acciaio. Bucatini all'amatriciana.
Lagrein vom Boden 2014
Rosso porpora. Aromi che speziano da note boisè al cuoio, dal pepe verde alla cannella, dalla mora di rovo ai mirtilli rossi. Di buon tenore alcolico, mediamente fresco e sapido, si arrampica su un tannino astringente e giovane. Sfuma leggermente speziato. Vinificazione condotta in legno grande da 30 ettolitri. Medaglioni di capriolo con gin e mele caramellate.
Lagrein Riserva 2012
Porpora smagliante. Al naso tanata liquirizia, poi eucalipto, cassis e confettura di ciliegia. Caldo e morbido al palato, presenta un'impronta tannica significativa e una freschezza in sintonia. Persistenza piacevole. In botti di rovere per 24 mesi. Rotolo di manzo ripieno.
"... la pentola per il manico!
È questo, infatti, il significato del nome storico Pfannenstiel, conservato dal maso della famiglia Pfeifer. Al Pfannenstielhof la signora Margaret vi accoglierà con impagabile cortesia e il nuovo patron Johannes tesserà le lodi della sua piccola ma significativa produzione di vino. Anche se siamo a pochi chilometri dall'uscita Bolzano Nord dell'autostrada, alla fine di una zona industriale, non è facile raggiungere questa cantina per accaparrarsi una delle 45.000 bottiglie prodotte ogni anno. Sul navigatore dell'auto conviene non impostare l'indirizzo esatto ma solo la Via di Mezzo ai Piani: girando sotto uno stretto cavalcavia si arriva a un maso che merita la visita anche solo per il panorama mozzafiato, con il Catinaccio e le Torre del Vajolet.
Santa Maddalena classico:
Se amate questo vino, che è caratterizzato da una base di Schiava e un 5% di Lagrein di rinforzo, la versione superba e pluri-premiata dei Pfeifer non può mancare nella vostra cantina. Aromi raffinati e sapore limpido, armonioso. ..."
L'azienda di Johannes Pfeifer e della moglie Margareth si trova immerso letteralmente nei vigneti, all'estremità orientale di Bolzano, dove i capannoni della zona industriale lasciano repentinamente spazio all'agricoltura, restituendo il paesaggio alla sua più naturale espressione. Qui coltivano con attenzione e rispetto per l'ambiente una manciata di ettari, dedicati esclusivamente alla tradizionale schiava nella vigne sopra la cantina, e al lagrein. A questi vigneti va aggiunto una piccola tenuta nella zona di Caldaro destinata invece al pinot nero. Il Santa Maddalena della vendemmia 2014 è uno dei più interessanti della denominazione, dotato di aromi raffinati che ricordano i frutti di bosco e le erbe officinali e un sorso energico, armonioso e di grande lunghezza. La calda annata 2012 ha permesso la produzione di un Lagrein Riserva che si presenta con un frutto dolce e carnoso che lascia trasparire intense note mentolate e di timo. In bocca il sorso è ricco, solido ma dotato di buona agilità e tensione.
24 settembre 2015
Anche in un'annata difficile come la 2014 il loro Santa Maddalena non tradisce. Naso profondo e complesso con note terrose e di frutta rossa, bocca estremamente sapida, piacevole, con tannicità giusta e rotonda. (4 STELLE)
"...
Se infatti Il Gewürztraminer viene chiamato dagli altoatesini “Il vino per gli italiani” la schiava potrebbe essere “il vino proibito agli italiani”, perché difficilmente la troviamo poco a sud di Bolzano.
I motivi? Marketing focalizzato sui bianchi assieme ad un concetto del vino rosso “muscolare” porta a mettere nel dimenticatoio la schiava (vino quotidiano degli altoatesini) sostituendola “in rosso” con vitigno dai più nobili natali come Pinot Nero, Cabernet Sauvignon e Merlot oppure dal burbero ma corposo Lagrein.
E’ questo è un grave errore, specie se consideriamo i risultati del Santa Maddalena 2014, vini che ci hanno quasi fatto gridare al miracolo! Infatti quasi tutti quelli assaggiati hanno raggiunto punteggi tra 3.5 e 4 stelle e se questo vi sembra poco…
Come per miracolo, pare che sulla piccola collina che domina Bolzano il sole si sia sostituito alla pioggia creando vini eleganti, rotondi, freschi e, in qualche caso anche ben strutturati. Più ne assaggiavamo e più rimanevamo stupiti dalla loro qualità, proposta quasi sempre ad un prezzo veramente basso.
In definitiva siamo partiti non molto bene ma abbiamo concluso alla grande grazie a dei Santa Maddalena che forse sarà il caso di andare a comprare direttamente in Alto Adige. Del resto se Maometto non va alla montagna…."
settembre 2015
Due premi dalla guida Slow Wine 2016:
- Il nostro Lagrein Riserva Doc 2012 ha ottenuto il massimo riconoscimento, quello del "GRANDE VINO".
- Il Pfannenstielhof è stato inserito nel novero delle aziende con la "MONETA": l'azienda ha espresso un buon rapporto tra la qualità e il prezzo per tutte le bottiglie presentate alle degustazioni.
4 settembre 2015
luglio 2015
Johannes Pfeifer è senza ombra di dubbio uno dei più grandi interpreti del Santa Maddalena: semplicità, bevibilità, tipicità e sorprendenti capacità di invecchiamento rappresentano la cifra di questo vino. La sua abilità nel maneggiare questo prodotto della tradizione altoatesina si evidenzia ancora di più in un’annata difficile come il 2014.
Alto Adige Santa Maddalena
2014
Alto Adige Santa Maddalena Doc
Pfannenstielhof
Punteggio » | 91 |
Categoria » | Rosso |
Regione » | Alto Adige |
Nazione » | Italia |
Da uve schiava e lagrein (5%). Maturazione in acciaio e cemento. Profumi infiltranti di spezie, frutti di bosco e agrumi sono gli ambasciatori di un palato fragrante, fruttato, minerale e di una distensione affascinante. La beva è semplicemente travolgente (ne sono personalmente testimone) per freschezza e succosità. Un rosso ideale per l’estate in arrivo.
30 aprile 2015, Angelo Carillo
Nel 2016 saranno esattamente 200 anni che il cognome Pfeifer del Pfannenstielhof viene passato di padre in figlio in questo maso della piana di Bolzano. Anzi dei Piani. Qui il vino principe è il Santa Maddalena, il più grande vino altoatesino e una bandiera storica dell’identità bolzanina. Qui è anche arrivato, tra capannoni e strade dismesse, il primo Tre Bicchiere della guida Gambero Rosso a un vino a base Schiava dell’Alto. Un evento celebrato all’epoca con una grande e spontanea festa di “quartiere” come un successo storico di tutta Santa Maddalena. I Pfeifer continuano naturalmente a fare grandi Santa Maddalena, confermando le potenzialità dei vini a base di Schiava. Come nel 2013 dove una bellissima concentrazione, dolcezza e rotondità di frutto si sposano a una bella freschezza e acidità che facilitano la beva. 12 Euro in enoteca. Via Pfannenstiel 9 - 39100 Bolzano - tel. e fax 0471 970884
16 maggio 2015, Antonella Iozzo
" …
Cantina Pfannenstielhof, una piccola realtà capace di regalare grandi emozioni. Vini capaci di tradurre storie di persone che vivono con il cuore il proprio territorio e lo esaltano con impegno e onestà, con genuinità e calore, con spirito agreste e anima contadina, qualità che ritroviamo in ogni sorso di Santa Maddalena classico 2014.
..."